Chiesa di San Nicola di Bari

Camerota, Salerno

Descrizione

Cronologia:

  • 1458 - La chiesa fu fondata dai cittadini di Camerota; 
  • 1855 - Fu restaurata da donna Francesca Serra Mariosa;
  • 1922 - Assetto definitivo della facciata;
  • 2004 - 2005 - Restauro a cura di don Gianni Citro;

 

Descrizione architettonica:

La chiesa di San Nicola di Bari, sorge presso la terza porta omonima delle mura medievali. La struttura è a navata unica sovrastata da una cupola a pianta circolare. Il campanile è quadrangolare e termina a cono. Nell’abside è presente la tela della Trinità, del 1711, in una cornice di legno, di Paolo de Matteis, allievo di Luca Giordano, nato a Piano del Cilento, il 1662, e morto a Napoli, il 1728. Nella tela vi è San Giovanni Battista e San Nicola di Bari, illuminati dal Padre, dal Figlio e dello Spirito.

Alla parete sinistra del presbiterio, in una cornice di oro zecchino, la tela di un autore ignoto del primo Ottocento, con la Vergine del Buon Consiglio circondata da angeli, sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo, mettendo, in primo piano, i committenti don Francesco Serra e donna Francesca Mariosa, in orazione.

 

Notizie storiche:

L’intitolazione della chiesa testimonia il culto del Santo in Italia meridionale, introdotto dai monaci bizantini, e confermato dal Calendario Marmoreo, 821-824, dove è scolpito il nome de Vescovo di Mira. Fu fondata dai cittadini di Camerota nel 1458.  La storia della chiesa è legata alla famiglia Serra perché nel 1855 fu restaurata da donna Francesca Serra Mariosa, moglie di don Francesco Serra, ultimo discendente della nobile casata. Quest’ultimo, divenuto sindaco, investe il personale patrimonio in opere caritatevoli per la parrocchia.

Nel 1861, il parroco don Nicola Stanziola precisa al Vescovo che non è stata violata l’identità dell’edificio sacro. L’assetto definitivo della facciata, invece, è del 1922, come la ripavimentazione della navata, l’altare maggiore in marmo, il fonte battesimale, e il pergamo che è del 1957. La chiesa, nei successivi restauri, non subisce alcuna modificazione sostanziale, seppure la a pitturazione, è del 1907, del maestro Luigi Chiarelli. I restauri conservano la cifra quattrocentesca.

Nel 1857 Settimio Tancredi, dipinge, al centro del soffitto, San Nicola di Bariññ.

Nel 2004 è stato fatto il restauro a cura di don Gianni Citro ed attualmente è utilizzata come oratorio.

 

Note. Lapidi, stemmi, epigrafi:

Nel 1920, il parroco don Francesco Diotaiuti, fa scolpire nella chiesa di San Nicola, la lapide:

ai soldati di camerota/che non tornarono piu’/dalla guerra 1915-18/questo marmo riverente consacro/tributo di ricordo e di preghiera.

Inoltre, vi è una lapide per i benefattori della chiesa, Don Francesco Serra e Donna Francesca Mariosa.

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