Arte & Cultura
Camerota, Salerno
Camerota fa il suo esordio sulla scena della civiltà umana sin dalla preistoria. Il suo ruolo importante nell’indagine sui nehandertaliani del sud dell’Europa è ormai un dato di evidenza scientifica. Pare che tutti i millenni antecedenti la fase storica della vicenda umana siano interessati da presenze di comunità antropiche, che hanno disseminato il loro affascinante passaggio di reperti e manufatti di assoluto interesse culturale. Il grande salto dalla preistoria alla storia avviene per indizi documentari scritti, che ci diano materia per decifrare un percorso e una identità. La fase protoitalica ed ellenistica non riservano notizie certe per i territori di Camerota, ma la interessante prossimità di importanti siti archeologici è, di fatto, già dato storico di un ruolo di transito e magari strategico della costa di Camerota rispetto agli insediamenti più interni e a quelli di litorale. Le tracce più antiche di civiltà storica nell’area camerotana appartengono agli insediamenti dei monaci Italo-greci, che a partire dal VII/VIII secolo , da oriente si spostano verso Puglia, Calabria, Lucania e Cilento. Si tratta di un dinamismo di enorme portata culturale, che segnerà l’uscita dei nostri territori dal declino successivo alle invasioni barbariche e l’inizio della vera e propria storia del Cilento e di Camerota. Tutto il territorio del Comune è pieno di testimonianze di presenza monastica basiliana , soprattutto le aree che fanno corona al grande massiccio del Bulgheria. Oltre a numerosi siti rupestri e periferici, si distinguono per importanza il cenobio di S. Pietro a Licusati, quello di S. Cono (Iconio/ Conore) a Camerota e la piccola chiesa di S. Maria ad Martyres a Lentiscosa, scrigno di arte medievale e autentico gioiello di architettura rurale Italo-greca, con un ciclo di affreschi di integro impianto iconografico. Contemporaneamente al movimento monastico, da cui deriva il vero input evolutivo delle comunità locali, a Camerota si disegna il progetto di controllo politico territoriale del principato salernitano dei Sanseverino, con presidi di governo e di tutela che ancora oggi raccontano la loro imponenza, dal castello di Camerota centro al torrione di guardia della Castelluccia.