Grotta della Cala
ALL'INTERNO DELLA GROTTA, UTILIZZANDO LA APP INCAMEROTA E INQUADRANDO I QR CODE, PUOI ASCOLTARE L'AUDIOGUIDA CONTESTUALE.
La Grotta della Cala si apre a pochi metri dal mare, La pianta della caverna ha una forma a clessidra ed è composta da un’antegrotta e da un retrogrotta, collegati da strozzatura. Le testimonianza archeologiche in questa grotta indicano una frequentazione iniziale da parte di gruppi Neandertaliani nel Paleolitico medio, ed un più sistematico utilizzo della grotta da parte di Uomini anatomicamente moderni (Homo sapiens) succedutisi nel tempo, fra 30.000 e 10.000 anni or sono, con una interruzione (come a Grotta della Serratura) fra 24.000 e 16.000 anni fa, in corrispondenza dell’ultimo periodo di massimo raffreddamento climatico.
Gli strati più significativi sono quelli di un particolare periodo culturale del Paleolitico Superiore, chiamato Gravettiano, circa tra 27.000 e 24.000 anni fa. Questi livelli sono caratterizzati da un’ampia varietà di strumenti in pietra, come grattatoi e punte a dorso, da abbondanti resti faunistici, conchiglie marine utilizzate come ornamenti, manufatti in osso e focolari. L’economia di caccia era basata soprattutto sullo sfruttamento del Cervo.
Dagli strati più recenti, infine, provengono interessanti reperti: dal Mesolitico un ciottolo dipinto, dal Neolitico una sepoltura infantile e dalla successiva Età del Rame dei contenitori in ceramica e alcuni ami in osso, ingentiliti dalla forma a pesciolino dell’attacco a cui si fissa il filo della lenza.