Descrizione

Il precorso parte dal lungomare di Marina di Camerota, in prossimità del cippo commemorativo dell’inaugurazione del 1° tratto italiano dell’E12. Giunti ai primi 200 metri si svolta a sinistra verso la spiaggia della Calanca. Il sentiero da percorrere si sviluppa parallelamente al mare: per gli amanti della salsedine, un percorso di imparagonabile bellezza. Lungo il percorso è possibile osservare torri medievali di difesa del tratto costiero, che rimandano ad un ritorno a quei tratti simbolici del tempo fermo a secoli fa. Raggiunta Località Capo Grosso, si attraversa la strada statale, iniziando la salita verso la Cappella di S. Antonio. Qui un percorso suggestivo si sviluppa tra antichi oliveti e il ricco ecosistema della macchia mediterranea. Terminata la salita si giunge nei pressi della cappella di S. Antonio, una delle primissime chiesette edificate sul territorio. Si prosegue su un’agevole stradina sterrata fino ad arrivare a Iazzo S. Iconio, detto anche San Cono (riconosciuto come SIC - Sito di Importanza Comunitaria - Apri la mappa per scoprire di più sulla Pineta di San Iconio); da lì si potrà attraversare il sentiero costeggiato dalla macchia mediterranea che conduce al bosco di pino marittimo. Qui il binomio flora e fauna dà vita ad un connubio unico, dove il verde delle piantagioni boschive si intersecano allo sfondo sonoro delle vicine onde del mare. Lungo il tratto che sovrasta la lunga spiaggia di Cala del Cefalo (riconosciuto come SIC - Sito di Importanza Comunitaria - Apri la mappa per scoprire di più sullo Scoglio di Cala del Cefalo) ci sono alcuni affacci che consentono di ammirare la spiaggia e Capo Palinuro: questo è uno dei posti più profondi ed emozionanti che il percorso fornisce. Alla fine di questo lungo tratto (circa 1,5 km), inizia la breve discesa, addolcita da piccoli tornanti e scalini, che termina sulla strada statale di fronte alla Torre medievale del Mingardo.